vivere di scritturaChi ama scrivere, spesso e volentieri è una persona che sogna vivere di scrittura, che desidera scrivere non solo per soddisfazione e passione, ma anche per provare a guadagnarci qualcosa.

A questo punto ci si chiede se la scrittura possa davvero riuscire a farci mettere su uno stipendio. La risposta però non è così scontata perché parliamo di un argomento che è ricco di molte variabili: bisogna considerare per esempio quali spese dobbiamo sostenere ogni mese (perché magari neanche abbiamo un affitto o un mutuo, e quindi questo cambia già parecchie cose).

Inoltre non si può non tenere conto del posto in cui si opera (se in un paesino o in una città), così come non si può non considerare quanti altri scrittori viaggiano sulla nostra stessa lunghezza d’onda, e quindi operano nel nostro settore e magari pure con uno stile piuttosto simile a quello che che ci caratterizza. Insomma, la prima cosa da chiedersi è sempre “quali spese devo sostenere ogni mese?”. Tra una cosa e l’altra, alla fine un migliaio di euro servono sempre.

Fatta questa stima, allora il discorso diventa un po’ più chiaro e si può già riuscire a capire se e in che termini sia possibile vivere di scrittura.

Quanto si guadagna con l’appoggio di un editore?

Per capire se ce la si fa a metter su uno stipendio, bisogna sapere quali sono i guadagni medi che girano nel settore editoria

Ebbene, a grandi linee ogni editore riconosce una percentuale sulle vendite che varia dal 5 al 10%.  Ciò significa che se il nostro romanzo è in vendita a 15 euro, e ponendo su di esso una percentuale di guadagno pari al 7%, l’introito vero e proprio è di 1.05 euro lordi a copia. Che moltiplicati per, mettiamo il caso, 800 copie, ci fa portare a casa 840 euro lordi

Ma attenzione, perché siamo andati piuttosto larghi: intanto perché vendere 800 copie non è cosa facile per uno scrittore emergente, e poi perché i guadagni sono appunto lordi e non netti, ed inoltre non sono mica mensili: i ricavi dipendono dalle copie, quindi vendute 800 copie e incassati 840 euro lordi, la cosa finisce là. Quindi o si vendono molte più copie, oppure si scrivono molti più libri.

Quanto si guadagna con il self publishing?

Se guadagnare pubblicando con un editore non è cosa semplice, c’è pur sempre l’ipotesi di riserva: pubblicare in self publishing.

In effetti le pubblicazioni autonome fanno guadagnare molto di più: su Amazon, tanto per citare un esempio fra i più noti, la royalty riconosciuta per ciascun libro venduto è del 70%, ma bisogna anche dire che in questi casi ci sono diversi limiti da rispettare.

Nel caso di Amazon, un ebook non può avere un prezzo al di fuori del range 2.99-9.99 euro, per cui il 70% bisogna calcolarlo su queste cifre qua. Inoltre anche su queste royalty viene applicata una sorta di tassa, che è pari al 4%; tassa che sale al 22% qualora non disponiamo già di un ISBN.

In sostanza un guadagno di 3 euro lordi diventa di 2.88 euro con ISBN già in nostro possesso, altrimenti scende a 2.34 euro se l’ISBN lo dobbiamo ancora acquistare.